Operazione Bove: i prossimi 2 mesi saranno decisivi | Può ancora giocare in Serie A
Le ultime novità sulle condizioni del centrocampista della Fiorentina. Ecco cosa aspettarsi dall’ultimo bollettino medico.
Al minuto 17 di Fiorentina-Inter il cuore del calcio ha smesso di battere per qualche istante. Proprio come l’organo che anima Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina.
Il calciatore ha vissuto momenti di alta tensione e ha davvero rischiato grosso. L’affetto della sua gente, i messaggi con il tecnico Palladino e i grandi attestati di stima hanno riempito le sue giornate da quell’1 dicembre ad oggi.
Ancora ricoverato presso l’ospedale di Careggi, Bove avrà voglia di tornare alla vita di tutti i giorni. Ci sarà come sempre grande precauzione in questo momento così delicato della carriera dell’atleta. Ecco cosa potrebbe accadere adesso.
Le ultime indicazioni parlano chiaro. Non ci si può sbilanciare e tutto andrà affrontato con grande pazienza e lucidità. La salute del calciatore della Fiorentina è troppo importante per affrettare i tempi o spostare l’attenzione su altri temi.
Impiantato il defibrillatore
Come riportato dall’ANSA l’intervento per l’impianto del defibrillatore sottocutaneo removibile è avvenuto con successo ed entro il prossimo fine settimana, fra giovedì e sabato, Edoardo Bove potrà finalmente lasciare l’ospedale di Careggi dove si trova ricoverato dalla sera del 1° dicembre.
“Secondo il protocollo sanitario l’impianto del defibrillatore è necessario per essere dimesso dall’ospedale, da qui la decisione del 22enne centrocampista approdato a Firenze a fine agosto in prestito dalla Roma cui è legato da un contratto fino al 2028″. Ora è tempo di riposarsi e di godersi la famiglia e la fidanzata.
Novità sul futuro
La situazione di Bove ricorda per certi versi quella vissuta da Christian Eriksen, ex centrocampista dell’Inter poi costretto a continuare la sua carriera in Premier League. Che cosa succederà a Bove? Le strade per il futuro sembrano almeno un paio.
Come ricorda l’ANSA infatti “Le normative italiane in materia sono più rigide rispetto all’estero, quindi ad ora il centrocampista romano non potrebbe riavere l’idoneità per continuare a giocare nella Fiorentina o in altri club del nostro Paese. Ma anche fosse costretto a tenere un defibrillatore permanente potrebbe proseguire la carriera all’estero”.