Serie A, arriva la denuncia | Chiesto l’intervento dell’avvocato: che guaio
Una vicenda che ha colpito un personaggio in particolare e la sua vita extra campo. Ecco di chi si tratta e quale scenario aspettarsi.
Una storia solo in apparenza lontana dai terreni di gioco. Certe dinamiche e soprattutto alcune conseguenze, possono fare la differenza tra una vita serena in campo e fuori e un’altra alquanto tormentata.
È esattamente quello che è successo a un calciatore di Serie A. Se è vero che il presente è anche frutto delle scelte che abbiamo compiuto in passato, il protagonista di questa vicenda sta scontando ora le sue pene. Lo scenario che si sta andando a delineare non lascia tranquilla nemmeno la sua famiglia.
Se finora non è stata trovata una soluzione al problema grazie al buon senso, è facile a questo punto pensare anche a risvolti giudiziari. Uno step estremo ma evidentemente necessario per risolvere la questione una volta per tutte.
Se la squadra del calciatore sta volando in classifica, lo stesso non si può dire per l’umore del protagonista di questa vicenda, ancora scosso e incredulo. Nelle prossime settimane ne sapremo certamente di più e capiremo se anche questo nodo si potrà sciogliere.
Il calciatore è incredulo
Come riportato da La Repubblica, il portiere della Lazio Ivan Provedel deve fare i conti con una situazione non del tutto serena dal punto di vista familiare. Quando si parla di denunce e di avvocati infatti la cosa è più grave di quanto si possa immaginare.
Proprio così: il calciatore ha denunciato l’ex compagna Giuditta Capecchi, colpevole di non fargli vedere con costanza il figlio di 3 anni. Come riportato da Lalaziosiamonoi “Alla base ci sarebbero le azioni della donna che impedirebbero a Ivan di vedere il bambino non rispettando gli accordi previsti”.
Il possibile scenario
Ecco cosa potrebbe accadere. “La documentazione presentata dal legale dell’estremo difensore sarebbe corposa e dettagliata ma non sono emersi ulteriori dettagli specifici. La controparte non è ancora stata sentita dai pm e non risultano controdeduzioni o memorie difensive da parte della donna”.
Bisogna essere molto cauti perché di mezzo c’è un bambino. “Non è ancora chiaro se l’ex coppia avesse un accordo formale sulla gestione del tempo del minore o se la disputa riguardi l’interpretazione dei precedenti accordi. Provedel come riporta La Repubblica, sarebbe molto scosso dal non riuscire a stare con il figlio quanto tempo vorrebbe e dovrebbe“.