Costretto ad andare dallo psicologo, caos in Serie A | Non se l’aspettava nessuno
Calciatore costretto ad andare dallo psicologo, la notizia spiazza il mondo della Serie A: nessuno se lo aspettava
Visti da lontano i calciatori sono quei personaggi “destinati” a fare la bella vita. Più che comprensibile, soprattutto se si è partiti dal basso e si è arrivati a livelli importanti, tanto da guadagnare moltissimi soldi da sistemare parecchie generazioni.
Peccato, però, che non tutti sappiano reggere la pressione. Tanto è vero che alcuni di loro sono costretti a rivolgersi anche ad uno psicologo per parlare di tutto quello che gli circonda nella vita.
Proprio come capitato ultimamente ad un calciatore della Serie A. Lo stesso che non ha potuto fare altro che rivolgersi ad un professionista nell’affrontare determinati e delicati argomenti.
Una notizia che, ovviamente, spiazza completamente il mondo della Serie A, addetti ai lavori e soprattutto i tifosi che mai avrebbero pensato una mossa del genere da parte sua.
L’idolo della Serie A dallo psicologo, arriva la rivelazione: “Sono stato male”
Anche in questa stagione sta dimostrando di essere come uno dei migliori nel suo ruolo. Con l’arrivo di Marco Baroni, sulla panchina della Lazio, sta effettuando delle prestazioni di altissimo livello. I biancocelesti, Lotito in primis, se lo tengono stretto. Adesso Mario Gila è uno dei migliori centrali della Serie A. Anche se il passato, per il difensore spagnolo, è stato tutt’altro che facile.
Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” ci ha tenuto a precisare che l’inserimento nel team laziale non è stato dei più semplici. Soprattutto quando, in panchina, c’era Maurizio Sarri. L’ex allenatore, a quanto pare, gli ha fatto passare un periodo per nulla piacevole. Tanto è vero che il non giocare lo faceva stare male, arrivando addirittura a parlarne con uno psicologo.
Messo da parte dal tecnico, l’aiuto dello psicologo: “Ho avuto bisogno del suo aiuto”
Con Sarri, dal suo arrivo nella Capitale, non ha avuto moltissimo spazio. Lui che è cresciuto nella cantera del Real Madrid e che si sta imponendo in Italia. Un percorso tutt’altro che semplice visto che l’allenatore, ad un certo punto, non lo considerava affatto nell’11 iniziale. Una sofferenza per lo spagnolo: “Non ho giocato per più di un anno, non mi dava fiducia“.
Poi ha continuato dicendo: “All’inizio l’ho presa male. Ero arrivato alla Lazio con tante aspettative ed è stata dura. Mi sentivo in un tunnel. In quel periodo ho avuto bisogno dello psicologo. E’ stato importante e mi ha aiutato a vedere le cose in maniera diversa e positiva. Sarri aveva ragione, non ero un top e dovevo crescere. Ora lo ringrazio visto che mi ha fatto maturare a livello tattico“.