Nazionale, Spalletti nella bufera | “Succede solo in Italia”
Nazionale, Luciano Spalletti al centro di una vera e propria bufera: “Succede solo in Italia”, non mancano le polemiche
All’Italia basta solamente un punto per qualificarsi ai quarti di finale della Nations League. Luciano Spalletti lo sa benissimo. Così come sa che gli ultimi impegni degli Azzurri non saranno affatto dei più semplici.
Prima il Belgio, questa sera alle ore 20:45, poi domenica 17 novembre allo stadio “San Siro” contro la Francia. A poche ore dall’attesissima sfida, in quel di Bruxelles, arriva una polemica che coinvolge il nostro commissario tecnico.
Le dichiarazioni da parte di uno degli esclusi eccellenti non si sono fatte attendere. Un calciatore che, allo stesso tempo, conosce benissimo il mister di Certaldo. Una frecciatina che non è affatto passata inosservata.
“Succede solo in Italia” e si scatena il putiferio. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. L’atleta ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Repubblica“.
Nazionale, Spalletti nella bufera: il calciatore non gliele manda a dire
Da poco più di due anni ha preso l’importante decisione, insieme alla sua famiglia, di trasferirsi all’estero. Precisamente in Canada tra le fila del Toronto dove è considerato un vero e proprio idolo insieme all’altro suo connazionale, Federico Bernardeschi. Stiamo parlando di Lorenzo Insigne, vecchia conoscenza del Napoli e soprattutto di mister Spalletti che lo ha allenato solo per una stagione proprio in azzurro.
Il classe ’91, però, è apparso molto polemico nei confronti del suo ex allenatore. Il calciatore, infatti, non ha risparmiato qualche critica nel non essere stato più considerato per la Nazionale. Prima da Roberto Mancini e poi, appunto, da Luciano Spalletti da quando ha deciso di andare a giocare nella Major League Soccer. Le sue parole non sono affatto passate inosservate.
Nazionale, l’atleta non le manda a dire a Spalletti: scoppia la polemica
“Solamente in Italia chi va a giocare all’estero viene automaticamente escluso dalla Nazionale. Non ne capisco il motivo. I sudamericani che giocano in Serie A possono fare 13 ore di volo, perché tutto questo a noi non è consentito“. Insigne, allo stesso tempo, precisa di non sentirsi affatto un ex calciatore visto che si sente ancora di poter dare un contributo importante per il suo Paese.
“Alla Nazionale non si dice mai addio, neanche dopo i 40 anni“. In conclusione ci tiene a ribadire che per conquistare la maglia della Nazionale si deve dare e fare sempre il massimo. Altrimenti la si segue solamente da tifoso. La replica di Spalletti non è ancora arrivata. Ma siamo sicuri che non tarderà ad arrivare. Magari dopo il match contro il Belgio?