La nuova vita di Khedira, basta calcio ora il suo focus è sul…caffè
L’ex centrocampista bianconera ha svelato la sua grande passione. Non solo un hobby ma un rito che ha appreso ai tempi della Juventus.
Tutti pensano che sia facile e ormai in discesa la vita dell’ex calciatore ma c’è qualche aspetto che in tanti casi non viene svelato. Uno degli aspetti più interessanti di un atleta che si ritira ha sicuramente a che fare con l’età.
Non si può parlare di pensione perché viene da sorridere. Mediamente infatti ben prima dei 40 anni, un uomo si ritrova a fare i conti con nuove abitudini e una vita che non è più scandita dai ritmi delle partite. Come fare? Come reinventarsi?
C’è poi sicuramente l’aspetto psicologico e fisico. Interrompere bruscamente allenamenti e un certo tipo di alimentazione può provocare danni alla salute. In tanti vivono una seconda giovinezza apprezzando maggiormente il tempo a disposizione per se stessi e per le proprie famiglie.
Il caso di Sami Khedira, ex centrocampista di Juventus e Real Madrid, è assolutamente singolare. Proprio durante la sua permanenza a Torino, l’ex centrocampista ha imparato a conoscere un prodotto di punta della nostra storia enogastronomica: il caffè.
Una nuova passione per Khedira
Tra le pagine della Gazzetta dello Sport scopriamo la passione di Khedira. “Prima di arrivare a Torino preferivo il cappuccino o il latte macchiato. L’espresso era troppo forte per me. Alla Juventus però ho visto Bonucci, Chiellini e Buffon berlo sempre, dopo pranzo. Lo trovavo un rito elegante”.
Da qui forse inconsciamente è nata un’idea. E col tempo il tutto si è trasformato in un business. Khedira è partito dal caffè per raccontare una storia e incontrare la passione dei suoi nuovi clienti, tra cui anche qualche ex compagno di squadra.
Un caffè per ogni città
Un prodotto di lusso e di qualità, nuovi clienti da convincere e la certezza che il progetto Balira gli avrebbe dato nuove motivazioni, continuando a girare per il mondo.
“A Stoccarda c’è soprattutto il caffè lungo, a Madrid è tipico il cortado, per Torino abbiamo optato per un sapore forte con un sentore di cioccolato, infine Berlino, come tutto il nord Europa, non apprezza un gusto forte”. Da calciatore a imprenditore il passo è stato breve e il suo business plan assomiglia sempre di più a un piano tattico già affrontato in tante occasioni da calciatore.