Iling Jr sull’addio alla Juventus: “L’Aston Villa mi ha fatto sentire voluto”
Samuel Iling-Junior ritorna a parlare del suo addio alla Juventus e, soprattutto, di come l’Aston Villa lo ha voluto
Una avventura, in quel di Torino, durata solamente tre stagioni. Tra Juventus Next Generation e prima squadra. Prestazioni che, però, non hanno convinto del tutto i bianconeri che lo hanno ceduto a titolo definitivo.
Forse, per più di qualcuno, troppo in fretta visto che un giovane come lui avrebbe fatto sicuramente al caso di Motta. Niente da fare visto che Samuel Iling-Junior ha deciso di ripartire nuovamente dal Regno Unito, precisamente all’Aston Villa.
Anche se, a dire il vero, nemmeno con i “Villans” è riuscito ad imporsi visto che è stato rispedito nuovamente in Italia. Questa volta in prestito, ma tra le fila del Bologna dove ha già timbrato il cartellino (nel pareggio in trasferta contro il Como).
Adesso il classe 2003 vuole giocarsi le sue chance con i felsinei e sperare di poter tornare in Premier League più maturo e più sicuro sui suoi mezzi. Nel corso di una intervista rilasciata a “Sky Sport” ha parlato del suo periodo vissuto in bianconero.
Iling-Junior, frecciata alla Juve: l’attaccante si toglie qualche sassolino
Altro che sassolini dalla scarpa, il 21enne ha deciso di vuotare il sacco e di raccontare il suo periodo vissuto nel capoluogo piemontese. Quando ha capito di non rientrare più nel progetto bianconero, Iling-Junior si era reso conto di non essere più un calciatore desiderato. Una sensazione che, però, ha trovato nei confronti dell’Aston Villa.
Insomma, non voleva essere considerato solamente come una pedina di scambio (ricordiamo che Douglas Luiz è arrivato in bianconero anche grazie a lui ed Enzo Barrenechea). “Avrei potuto vivere un anno nel quale mi alzavo dalla panchina, senza ottenere quel minutaggio che vorrei“.
Iling-Junior, in attesa dell’Aston Villa ora c’è il Bologna
Una sfida particolare quella che si è disputata nelle ultime ore, in Champions League, tra Aston Villa e Bologna. Ovvero le due squadre che appartengono, in questo momento, al calciatore. Unai Emery è stato molto chiaro e diretto con il calciatore: non sarebbe stato considerato una prima scelta in questa stagione.
Ergo: meglio andare a giocare altrove, ma solamente in prestito, ma per tornare più forte di prima. Questo è quello che sta facendo proprio con il Bologna: “Ne ho parlato con il tecnico e, dopo una chiacchierata, abbiamo capito che la miglior soluzione era quella di andare a giocare altrove in prestito“.