Arsenal, l’approccio di Riccardo Calafiori nel Regno Unito: l’avventura con il cibo inglese, la lingua e non solo…
Cresciuto nelle giovanili della Roma sperava di poter diventare un punto di riferimento per i giallorossi e per i suoi tifosi. Peccato però che, dopo la promozione in prima squadra, José Mourinho non stravedeva affatto per lui.
Tanto da mandarlo via, in prestito, nel gennaio del 2022 al Genoa. Una volta rientrato, però, Riccardo Calafiori si è trovato le porte chiuse in faccia. Ha deciso di ripartire dalla Svizzera, precisamente dal Basilea, non in un campionato competitivo ma del tutto rispettabile.
Risultato? Risulta uno dei migliori difensori. Tanto è vero che il Bologna decide di puntare su di lui. E fa bene visto che il classe 2002 disputa una stagione, quella passata, da assoluto protagonista che gli valgono la chiamata in Nazionale e la disputa di un Europeo.
Prestazioni che convincono l’Arsenal a sborsare ben 50 milioni di euro per portarlo in Premier League. Scelta mai stata più azzeccata visto che il difensore si sta imponendo anche nel Regno Unito. Nel corso di una intervista alla “BBC“ ha rivelato il suo ambientamento e non solo.
Fino ad ora è sceso in campo in 8 occasioni con i ‘Gunners’ realizzando anche una rete. E che gol contro il Manchester City da una distanza importante. Sono bastate poche partite ad entrare nel cuore dei tifosi che lo considerano già un idolo. L’ambientamento, in quel di Londra, procede nel verso giusto. Ovviamente c’è ancora da migliorare con la lingua inglese, ma sta lavorando anche su quello.
Così come il cibo. Quello britannico non è quello italiano e non può assolutamente essere paragonato. Lo fa capire lo stesso atleta. Quella di conoscere la lingua inglese, però, è sempre stato un suo pallino. Nell’intervista ha rivelato che ha iniziato prima con Netflix e poi con i testi delle canzoni grazie all’utilizzo dell’UK drill.
La più grande preoccupazione per un italiano che si trasferisce all’estero è, senza ombra di dubbio, il cibo. Anche se Calafiori ci ha tenuto a ribadire che non è male: “Pensavo peggio. Ho provato il “fish and chips”. Una volta al mese puoi anche mangiarlo. Anche se non è un cibo del tutto salutare“.
Successivamente si è soffermato su questa avventura importante che sta vivendo all’Arsenal. Una opportunità che si è guadagnato e che ha voluto prendere al volo dopo aver disputato una stagione da urlo con i felsinei. “Voglio vivermi questa esperienza al massimo. Voglio sentirmi come una persona inglese” ha concluso il 22enne.