Marcus Rashford arriva in Serie A, c’è l’annuncio a sorpresa: svolta importante per la sua carriera calcistica
Anche in questo inizio di stagione il Manchester United non ha assolutamente iniziato con il piede giusto. I risultati ottenuti, sia in Premier League che in Europa League, parlano forte e chiaro.
I tifosi, a dire il vero, sono a dir poco stufi di Eric ten Hag, sempre più a rischio esonero. La dirigenza, a quanto pare, gli avrebbe concesso un’altra possibilità, a patto però che arrivino vittorie altrimenti si valuterà l’ipotesi di un suo allontanamento.
Tra i calciatori che, però, non stanno affatto demeritando spicca sicuramente il nome di Marcus Rashford. Il talento inglese, cresciuto nelle giovanili dei ‘Red Devils‘, ha messo a segno già 4 reti in 11 apparizioni stagionali.
Il suo nome, però, sta diventando sempre più virale in merito ad alcune dichiarazioni che ha rilasciato una ex leggenda della Serie A. La stessa che lo ha accostato al campionato italiano. Un colpo difficile, ma per nulla impossibile.
Intercettato dai microfoni di “Sportcasting UK” l’ex calciatore ed attuale personaggio televisivo Paul Gascoigne ha affrontato vari argomenti. Tra questi anche il periodo, per nulla d’oro, che sta affrontando il Manchester United (che si trova al 14mo posto in classifica). Oltre ad aver difeso il tecnico olandese e criticato alcuni calciatori, si è soffermato a parlare proprio di Rashford.
Sul classe ’97 è stato molto categorico: “Credo che gli faccia bene andare in Serie A. Lo scuoterebbe a livello personale e calcistico. Quando mi sono trasferito io in Italia mi fece molto bene. Soprattutto quando firmai con la Lazio“.
Come riportato in precedenza si tratta sicuramente di una operazione difficile, ma non del tutto impossibile. Il nazionale inglese ha un contratto che andrà in scadenza il 30 giugno del 2028. Anche se quello che preoccupa maggiormente è il suo ricco e pesante ingaggio.
Stiamo parlando di una cifra che si avvicina intorno ai 10 milioni di euro a stagione. Decisamente troppi anche per top club italiani come Inter, Juventus e Milan che non sono disposti affatto ad arrivare a quelle cifre.