No alla sua nuova squadra, il tecnico Maurizio Sarri ha bloccato tutto: incredibile svolta improvvisa in Serie A
Maurizio Sarri è, quasi sicuramente, uno degli allenatori svincolati di lusso di questa stagione. Dopo la parentesi Lazio, chiusa con tanto di dimissioni da parte dell’allenatore (cosa molto rara questa nel mondo del calcio in generale), è alla ricerca di un nuovo progretto.
Nel frattempo, però, si gode il suo periodo da “disoccupato” (anche in questo caso di lusso). Nel caso in cui dovesse arrivare una possibile offerta, sia dalla Serie A che dall’estero, ci penserà su.
Intanto, però, nelle ultime ore si sta parlando di lui per un clamoroso retroscena che lo vede assolutamente protagonista. Tanto da ribadire ed esprimere il proprio “no” verso una sua possibile nuova squadra.
Si è trattato di una vera e propria svolta improvvisa nel campionato italiano. L’ultima parola, infatti, è stata proprio del tecnico che non ne ha voluto sapere assolutamente nulla. Ed a quanto pare aveva più che ragione.
Nonostante non lo abbia mai avuto come allenatore nel corso della sua carriera calcistica (che si è conclusa negli ultimi mesi), Emiliano Viviano ha voluto lanciare un retroscena molto importante che riguarda proprio il mister 65enne. L’ex estremo difensore di Serie A e B si è soffermato a parlare di uno dei punti di riferimento dell’attuale Lazio di Marco Baroni: vale a dire il difensore Mario Gila.
Il difensore spagnolo, tra l’altro, è stato uno dei migliori nei suoi nel corso della vittoria ottenuta nella seconda giornata di Europa League contro il Nizza. Viviano è intervenuto ai microfoni di ‘TvPlay‘ parlando proprio del centrale difensivo: “E’ rimasto alla Lazio proprio perché Sarri lo ha bloccato quando la società aveva intenzione di venderlo. Sarri sapeva che era fortissimo“.
Insomma, nei meccanismi di gioco del tecnico, Gila avrebbe fatto davvero molto comodo a Sarri. E così è stato visto che, dopo un inizio un po’ difficile, lo spagnolo è diventato un titolare indiscusso oltre ad essere un perno della difesa.
Con tanto di paragone: “Mi ha ricordato quello che fece Giampaolo, ai tempi della Sampdoria, con Andersen. Anche lui ci aveva visto giusto. Tanto è vero che poi lo vendettero ad un prezzo altissimo“.