Dramma in Serie A, dopo il caso ultras l’annuncio preoccupa: “Vivo sotto scorta”
Dramma in Serie A, scoppia un altro caso dopo quello relativo agli “Ultras”: annuncio a sorpresa che preoccupa
Il calcio italiano segue, con grande attenzione, gli ultimi sviluppi per quanto riguarda la vicenda degli “Ultras” ed i loro rapporti con due società importanti della Serie A, vale a dire Inter e Milan.
La Procura Federale continua le proprie indagini, studia tutti i documenti che sono arrivati sul tavolo ed intanto chiede i primi atti su questa vicenda. Il rischio di una penalizzazione per le due squadre ed una squalifica per i tesserati intercettati non è da escludere.
Di ufficiale, però, non c’è ancora nulla. Nel frattempo, però, spunta un altro clamoroso racconto da parte di uno dei membri della Serie A e che sconvolge, ancora di più, il calcio italiano.
Come ribadito proprio dallo stesso, nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero“, sta vivendo un periodo per nulla facile visto che continua a vivere con la scorta. Un annuncio che preoccupa e non solo.
Dramma in Serie A, l’annuncio di Lotito: “Vivo sotto scorta”
Parole che spiazzano quelle pronunciate dal numero uno della Lazio, Claudio Lotito. Il presidente biancoceleste, infatti, ha rivelato al Messaggero che attualmente vive ancora sotto scorta per le continue minacce telefoniche che riceve. Addirittura 7-8 volte al giorno. “Cortei e cori contro. Volantini con la mia tomba e le candele. Ma tengo il punto e non mi piego” precisa.
Da quando ha assunto questo ruolo importante nel club, nel 2004, ha imposto il divieto assoluto di regalare biglietti e abbonamenti ad Ultras. Stesso discorso per quanto riguarda le trasferte pagare che, da 20 anni, non accade più. Le intimidazioni ci sono state e continua a riceverle, ma non si è mai fatto condizionare né altro.
Lazio, Lotito a muso duro: “Lotto con tutti i mezzi legali che ho a disposizione”
Lotito con i soprusi non vuole averci assolutamente niente a che fare. Ribadisce che continuerà a lottare con tutti i mezzi legali che ha a disposizione. In questi ultimi mesi, però, ci sono state dure contestazioni e manifestazioni contro di lui e la sua figura.
A tutto questo riesce a dare una risposta: “Sono tutte scuse per condizionarmi a vendere e farmi da parte. Il mercato non c’entra nulla. La Lazio non ha subito ridimensionamenti. E’ una scusa visto che non ho mai ceduto a nessun privilegio“.