Il futuro del calciatore del Barcellona può essere condizionato anche da avvenimenti extra campo. Le ultime novità.
Un patrimonio umano e dunque tecnico da proteggere. Lamine Yamal è dopo Mbappé il simbolo di una nuova generazione di calciatori che vuole prendersi tutto. Un Europeo giocato e vinto da protagonista e adesso le luci della ribalta, con la maglia numero 19 del Barça.
Sarà capitato anche a voi di scrollare un video sui social con le giocate fantascientifiche del calciatore spagnolo. In campo è davvero un piacere per gli occhi. Un talento purissimo che in Spagna hanno tutte le intenzioni di godersi ancora per tanto tempo.
La Liga spagnola è iniziata naturalmente nel segno di questo ragazzo, capace di mettere a referto 3 gol e 4 assist. In particolare nell’ultima gara contro il Girona è arrivata persino la doppietta personale. Cosa chiedere di più a questo talento? Forse è il giocatore che in questo momento vorrebbe qualcosa di diverso a livello personale.
Nelle ultime ore tuttavia sta salendo la preoccupazione per un altro aspetto, naturalmente non legato strettamente alle sue prodezze in campo. Ecco cosa ha in mente di fare il Barcellona come società che detiene il cartellino di uno dei giocatori più esposti del panorama internazionale.
La cronaca si è purtroppo mischiata con la vita del giovane calciatore. In seguito all’accoltellamento del padre di qualche settimana fa, anche il giocatore sarebbe a rischio. In casi come questo ci sarebbe soltanto un modo per allontanare la possibilità di assistere a eventi tragici oltre che imprevedibili.
L’incolumità di Yamal vale naturalmente più di ogni altra cosa e allora il Barcellona starebbe pensando a una mossa per proteggere sin da subito il proprio giocatore, allontanando la possibilità di vivere altri eventi traumatici.
Secondo quanto riportato dal portale elgoldigital.com il Barcellona avrebbe deciso di adottare ulteriori misure per proteggere Lamine Yamal. In particolare, in seguito alla vicenda che aveva coinvolto il padre del giocatore, l club catalano avrebbe ingaggiato una società specializzata nella sicurezza privata.
Si teme per la sicurezza del giocatore, che verrebbe sorvegliato 24 ore su 24 e che sarebbe già stato invitato a cambiare quartiere di residenza. La speranza del diretto interessato e di milioni appassionati è che ci si possa svegliare presto da questo brutto sogno, restituendo al mondo del calcio un talento ancora più carico e sereno nell’affrontare le sfide di tutti i giorni.