Cristiano Ronaldo una vera e propria furia, il portoghese non è mai stato così arrabbiato: non le manda di certo a dire
Cristiano Ronaldo non ha affatto bisogno di alcun tipo di presentazione. Non tanto dal punto di vista calcistico (visto che è considerato ancora uno dei migliori in questo sport), ma soprattutto per le sue dichiarazioni che lasciano sempre il segno.
Il fuoriclasse portoghese è ritornato in Arabia Saudita dove ha rappresentato il proprio paese nei due match di Nations League e dove ha trovato anche la via della rete in due occasioni.
Nel frattempo, però, stanno facendo molto discutere le sue parole che ha rilasciato ad una sua vecchia conoscenza. Un allenatore che, a dire il vero, non ha mai stimato più di tanto e che gli ha procurato più problemi che altro.
Parole che sono state accettate da buona parte degli utenti dei social network che si sono schierati decisamente dalla sua parte andando contro l’allenatore. Lo stesso che, però, non ha ancora risposto alle critiche piovutegli dall’attaccante.
Cristiano Ronaldo vs ten Hag, atto…infinito. Non è affatto un mistero che il rapporto tra il calciatore e l’allenatore olandese non sia affatto dei migliori. Soprattutto nell’ultimo periodo al Manchester United da parte del portoghese che lo mise addirittura in panchina. Motivo? Scelta tecnica.
La cosa che, però, ha fatto molto discutere è che è stato il primo e l’unico ad aver effettuato una mossa del genere. Tra l’altro senza riscuotere successo. Nel corso di una intervista rilasciata a ‘FiveUk‘ Ronaldo lo ha pesantemente criticato utilizzando parole per nulla dolci: “Se sei il tecnico dello United non puoi dire che non combatterai per la vittoria della Premier League“.
Discorso che vale anche per la Champions League. Ronaldo, successivamente, ha continuato dicendo: “Magari poteva dire che non hanno il potenziale migliore, ma che ci proveranno con tutte le loro forze“.
Poi il consiglio da uno che lo United lo ha nel sangue: “Magari potrebbe ascoltare qualche consiglio da Ruud Van Nistelrooy. Conosce il club ed i ragazzi dovrebbero ascoltare chi c’era prima nel team. Non puoi ricostruire un club senza prima conoscerlo“.