Il retroscena di mercato diventa notizia. Il tecnico del Milan ormai è arrivato al capolinea della sua avventura.
In tanti avevano storto il naso di fronte a una scelta del genere. Non solo il nome in sé ma anche una distanza fisica e di conoscenze dal calcio italiano che si sta in qualche modo facendo sentire. La Serie A resta tra i campionati più complicati da leggere dal punto di vista tattico.
Servono uomini e menti preparate, giocatori pronti a seguire per filo e per segno ogni indicazione e soprattutto non c’è mai abbastanza tempo per incidere. Questa variabile sta diventando la nemica di Paulo Fonseca, che dopo la sosta dovrà dimostrare subito che il suo Milan ha imparato la lezione.
Il popolo rossonero è già in subbuglio. La campagna acquisti non ha soddisfatto la piazza e lo stesso tecnico portoghese non ha portato finora quella ventata di novità che sarebbe servita. Come sempre è il campo il giudice supremo e da questo punto di vista i rossoneri non possono essere soddisfatti di quanto raccolto finora.
Una fase difensiva tutta da registrare (sono già 6 i gol subiti nelle prime tre apparizioni contro Torino, Parma e Lazio) e l’assenza di giocatori leader sono solo alcuni dei problemi che dovrà risolvere il tecnico milanista.
Alle prime difficoltà in Italia si inizia subito con il toto nomi ma il Milan, prima di scegliere l’attuale tecnico Fonseca, ne avrebbe contattati pochi. Nella ristretta rosa dei candidati non c’era Maurizio Sarri, che ha ancora molti estimatori in Italia.
L’ex tecnico di Napoli, Juventus e Lazio è uno dei pochi in grado di lasciare un segno nel gruppo di giocatori che andrà a seguire. Sarri avrebbe accettato volentieri una proposta allettante oltre che difficile.
Il giornalista esperto di mercato Gianluca Di Marzio a Sky Sport ha svelato come oltre a Fonseca l’unico altro allenatore contattato veramente dai rossoneri sia stato Lopetegui. Un nome che aveva da subito scatenato il malessere di una piazza che sta vedendo ridimensionate le proprie ambizioni da Pioli in poi.
Sarri, come Tuchel o Allegri, sarebbero stati “valutati ma mai contattati”. Dove sarebbe adesso il Milan con un altro tecnico in panchina? Difficile dirlo ma senza risultati quella lista di nomi andrà sfogliata nuovamente, magari questa volta con un esito diverso in fase decisionale.