“I biglietti costano tanto”: Sara Curtis, la più giovane olimpionica italiana | Ecco chi è e per cosa si giocherà la medaglia
Chi è Sara Curtis? La più giovane atleta olimpionica a rappresentarci in quel di Parigi: tutto quello che serve sapere
Ancora pochissime settimane e prenderà il via la 33ma edizione delle Olimpiadi. Quest’anno si svolgeranno a Parigi (dal 26 luglio all’11 agosto) dopo che tre anni fa (rimandato di un anno per via della pandemia da Covid). Anche nella capitale francese l’Italia intende fare bellissima figura in ogni sport. In particolar modo per quanto riguarda il nuoto.
A rappresentarci ci sarà una ragazzina che non ha ancora compiuto i 18 anni (ne ha 17). Si tratta di Sara Curtis, la più giovane olimpionica italiana che è pronta a stupire il mondo del nuoto. A poche settimane dal via è stata intercettata, in esclusiva, dai microfoni del sito “Il Giornale dello Sport” dove ha rivelato alcuni particolari interessanti.
Il suo biglietto da visita è molto importante: al Settecolli di Roma ha conquistato la medaglia di bronzo nei 50 metri stile libero con il tempo di 24”56. Cosa sappiamo di lei? Nata il 19 agosto nel 2006, 17enne appunto, in quel di Savignano (Piemonte). A Parigi, ovviamente, non ha alcuna intenzione di fare la comparsa.
Il suo intendo è quello di conquistare almeno una medaglia, magari quella più preziosa. Anche se, nel corso dell’intervista, usa “l’arma” della scaramanzia: non ha parlato di obiettivi anche se, allo stesso tempo, è intenzionata seriamente a voler scrivere pagine importanti di storia del nuoto.
Sara Curtis, chi è la più giovane italiana olimpionica a Parigi?
“Voglio ottenere qualcosa che possa restare nel tempo“, fin troppo chiara la nostra Sara che punta decisamente molto in alto. Nonostante la giovanissima età sa benissimo quello che vuole. Ovviamente non sarà semplice visto che affronterà altre colleghe molto più grandi e, soprattutto, esperte di lei.
Rispetto sì, ma guai a parlare di timore: “Ancora non ci posso credere al fatto che mi troverò a competere con chi era il mio idolo. Stiamo parlando di atlete di uno spessore non indifferente. Se ci sono anche io vuol dire solo una cosa: che me lo merito. Sono solamente concentrata sulla gara“.
Sara Curtis: “I miei genitori? Non so se ci saranno, i biglietti…”
La domanda su chi la accompagnerà all’estero non si è fatta attendere. La sua speranza è che a seguirla e supportarla possano esserci i genitori. Purtroppo, però, in questo caso subentra un fattore assolutamente da non sottovalutare: il costo dei biglietti. I tagliandi, infatti, oltre ad andare a ruba costano davvero molto.
Non si sa ancora se sua mamma ed il suo papà la accompagneranno in questa esperienza indimenticabile: “Mi auguro possano venire, ma i biglietti costano tanto. Credo si tratti di una esperienza unica“. Oltre ai suoi genitori Sara può stare tranquilla: un intero Paese la supporterà e farà il tifo per lei.